17 luglio 2020
La questione della demolizione e della ricostruzione del ponte di Isella – insieme naturalmente a quella del ponte di Annone – mi ha visto impegnato sin da febbraio 2017 quando, per primo chiesi al MIT di attivare una serie di verifiche strutturali dopo i primi episodi di caduta di calcinacci. Negli anni ho quindi sollecitato a più riprese Ministero ed Anas affinché si arrivasse in tempi certi alla pubblicazione del bando e alla ricostruzione del ponte rispettando anche il più possibile le tempistiche previste.
Ora che il vecchio cavalcavia è stato abbattuto e il nuovo ponte è pronto ad essere inaugurato, dobbiamo superare quanto prima l’ultimo scoglio rappresentato dalla disputa, tra Anas e Comune di Civate, su chi debba prendersi in capo la competenza del nuovo viadotto, diventandone proprietario e facendosi quindi carico degli oneri futuri. L’eventuale intestazione della proprietà del viadotto ad Anas, però, non sarà un passaggio istituzionale semplice ma una procedura lunga, che richiederà tempo, probabilmente anche un anno. Nel frattempo non possiamo pensare che il ponte resti chiuso: lavoreremo per trovare un’intesa su quelli che possono essere gli oneri di manutenzione e fare in modo che non ricadano interamente sul Comune di Civate.