5 dicembre 2013
Sarà a causa dell’ormai decennale impegno come sindaco della mia amata Cassago, oppure per via dei sopraggiunti (fatidici) “nove mesi” dalla mia elezione a parlamentare che proprio non riesco – e lo voglio dire chiaramente – a “giocare” con il tema della responsabilità come fosse un punching ball…
Lo ammetto, del termine “responsabilità” si può anche facilmente abusarne e sfumarne quindi, in qualche modo, il valore evocativo.
E’ però al significato concreto di questa parola che dobbiamo tener fede ad ogni costo!
E’ più facile, e certo anche più d’impatto, continuare solamente ad elencare tutte le cose che non funzionano, vivendo solo nella speranza di un domani maturo di certezze.
E’ più comodo chiudere la decadenza dell’uomo simbolo di una intera stagione politica di destra nei confini di un atto dovuto.
E’ più semplice confezionare un “nuovo” messaggio politico in forma di slogan, senza voler realmente aggredire le ragioni delle difficoltà politiche e culturali che hanno accompagnato il PD in questi anni.
E’ più vantaggioso colpire a pallettoni mediatici il Governo – oggi considerevolmente rallentato dalla mancanza di risorse finanziarie – piuttosto che orientarne l’azione in favore di chi è costretto a contare i giorni che lo separano dalla fine del mese.
E’ più responsabile – ed estremamente più complesso – riuscire a dire, oggi, qualcosa che sia altro rispetto a quanto sopra elencato.
Per questo, domenica 8 dicembre, io voterò Gianni Cuperlo a segretario nazionale del Partito Democratico
