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Un primo passo

6 agosto 2013

La CIVIT (commissione per la trasparenza della pubblica amministrazione) ci ha messo  una pezza!

Solo pochi giorni fa ha chiarito – almeno per i comuni inferiori ai 15 mila abitanti – la reale portata della pubblicazione dei redditi e patrimoni degli amministratori locali che, da una prima lettura, si estendeva anche a mamma, papà, fratelli e sorelle.

Pertanto i comuni inferiori ai 15 mila abitanti avranno l’obbligo di pubblicare degli organi di indirizzo politico:

a) l’atto di nomina o di  proclamazione,  con  l’indicazione  della durata dell’incarico o del mandato elettivo;
b) il curriculum;
c) i compensi di qualsiasi  natura  connessi  all’assunzione  della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
d) i dati relativi all’assunzione di  altre  cariche,  presso  enti pubblici o  privati,  ed  i  relativi  compensi  a  qualsiasi  titolo corrisposti;
e) gli altri eventuali incarichi con oneri a carico  della  finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;

La pubblicazione deve essere immediata e, dopo il 20 ottobre 2013, in caso di mancata pubblicazione verranno applicate delle sanzioni, in particolare:

  • amministrative pecuniarie a carico degli amministratori;
  • disciplinari o sulla valutazione delle responsabilità dirigenziali;
  • pubblicazione sul sito CIVIT dei nominativi degli amministratori inadempienti;

Per disciplinare il processo sanzionatorio – in particolare a chi compete l’istruttoria e l’irrogazione delle sanzioni – i Comuni dovranno adottare un Regolamento, diversamente la normativa attribuisce tale funzione ai Responsabili dell’Anticorruzione e dell’ufficio disciplina. Sarà la stessa  CIVIT ad effettuare delle verifiche a campione o a seguito di segnalazione (provenienti anche da parte dei cittadini).