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Tasi e autoliquidazione: discussione aperta tra cittadino e amministrazione

1 aprile 2014

Si è aperto ieri, in Commissione Finanze e Bilancio riunite alla Camera, l’esame degli emendamenti presentati nei confronti dell’articolo 1 del DL16/2014, un decreto in materia di finanza degli Enti locali, comprensivo di TASI e TARI.

I temi toccati dagli emendamenti sono stati decisamente vari: dall’istituzione di una centrale di acquisti per gli Enti locali (al fine di contenere i costi delle Amministrazioni), alla messa a punto di un prospetto atto a certificare l’effettivo utilizzo delle risorse prodotte dall’aumento dello 0,8 per mille e destinato alle detrazioni per le famiglie numerose, all’istituzione di un fondo per la riduzione della TASI per gli immobili ad uso commerciale.

Nonostante gran parte dei testi siano stati respinti, alcuni emendamenti da me avanzati in materia di TARI – sia come primo firmatario che come cofirmatario – sono stati approvati.

Uno di questi permetterà ai Comuni, attraverso la regolamentazione di ulteriori riduzioni e agevolazioni oltre quelle già previste per legge, di riequilibrare – almeno in parte – i forti aumenti cui andranno incontro alcune categorie di contribuenti (ad esempio gli esercizi commerciali come fioristi, fruttivendoli etc.).

Altri emendamenti sono stati successivamente convertiti in ordini del giorno che vanno ad impegnare direttamente il Governo su diversi fronti: tra questi, ad esempio, l’esecutivo è chiamato a stabilire nuove norme in merito al sistema dell’autoliquidazione per il versamento della TASI: ciò permetterà di evitare errori prima dell’invio del bollettino precompilato.

Questo è, a mio parere, un sistema civile che aiuterà concretamente tutti quei cittadini che hanno situazioni immobiliari complesse e che possono essere “spiegate” soltanto a voce – e di persona – ad un ufficio comunale o comunque ad una sede Caf piuttosto che ad altre strutture preposte al pagamento dei tributi.

Non ultimo poi, adottare il meccanismo dell’autoliquidazione consentirà anche di evitare quel 25-30% di ritardi nei pagamenti che si registrano ogni volta che i cittadini si trovano a dover “fare i conti” con moduli di pagamento precompilati.

Qui trovate un lancio di agenzia Ansa che parla del mio emendamento prima della conversione in ordine del giorno.

Qui trovate il testo dell’ordine del giorno che impegna il Governo in merito all’adozione dello strumento dell’autoliquidazione »