27 giugno 2015
A seguire, una veloce sintesi delle principali questioni di cui mi sono occupato, questa settimana, a Roma:
Diffamazione a mezzo stampa: via il carcere per i giornalisti
Con la riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa abbiamo trovato un giusto equilibrio tra il diritto dell’informazione e quello del singolo cittadino: l’abolizione del carcere per i giornalisti accusati di aver diffamato, una misura intimidatoria e di altri tempi, è il cardine della nuova legge che tutela, al contempo, anche la persona che si senta diffamata, la quale avrà diritto ad una ampia rettifica. Ci auguriamo ora che il Senato faccia presto, la nuova legge potrà garantire di più le libertà di tutti.
› L’intervento del relatore,Walter Verini
Ucraina: rafforzare l’azione diplomatica verso la Russia
Sì alla mozione di maggioranza sui rapporti tra Italia e Ue e Russia, con particolare riferimento alla crisi in Ucraina. Il testo impegna il governo a intensificare e rafforzare la propria azione politico-diplomatica verso la Russia affinché rispetti gli accordi di Minsk, eserciti la propria influenza sui separatisti e ripristini il pieno rispetto del diritto internazionale in Ucraina.
Inchiesta “Mafia Capitale”: l’informativa del Governo, occorre grande responsabilità da parte di tutti
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha informato la Camera sugli sviluppi dell’inchiesta ‘Mafia Capitale’. Orlando ha sottolineato la natura mafiosa dell’organizzazione criminale che ha operato a Roma, capace di assoggettare a propri fini egemonici un territorio e un determinato settore di attività economica avvalendosi del tipico metodo mafioso, dell’intimidazione e delle conseguenti condizioni di omertà. La mafia si è dunque rafforzata a Roma, soprattutto nel periodo in cui era sindaco Gianni Alemanno.
› L’informativa del Ministro Orlando
Consiglio UE: no a nuovi muri in Europa
Si è svolta mercoledì la comunicazione del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno. Su uno dei temi prevalenti, l’immigrazione, Renzi ha detto di vedere per la prima volta aprirsi una finestra di opportunità perché anche a livello europeo viene riconosciuta la priorità Mediterraneo. Il premier ha chiesto quindi un sostegno comune allo sforzo del governo per evitare in Europa il ritorno dei muri. Previsioni poi confermate dall’esito del Consiglio. Per il gruppo del Pd l’agenda Juncker, frutto dell’opera del governo Renzi e del commissario Mogherini, assicura risposte importanti e di sistema alla questione degli sbarchi, quali: il superamento dell’accordo di Dublino per la gestione delle quote; la creazione di centri di smistamento dell’Ue sulle coste africane; la solidarietà dei Paesi europei rispetto a un’emergenza che non è solo italiana.

