22 novembre 2019
Quella che si conclude oggi è l’ultima di una serie di settimane che mi hanno visto impegnato, in Commissione Finanze, in qualità di relatore di maggioranza per il prossimo Decreto fiscale. Ciò ha comportato mio malgrado – e come forse molti di voi avranno notato – una mia minore presenza sul territorio e in seno alle diverse iniziative che hanno avuto luogo nell’ultimo periodo.
Le ore trascorse in Commissione sono però servite a mettere a punto un decreto concentrato essenzialmente sulla lotta all’evasione fiscale. Certo, il testo è sicuramente ancora perfettibile e con la discussione in Aula della prossima settimana andremo proprio ad “aggiustare” quanto vi è ancora da affinare. Possiamo però già affermare che questo decreto sarà caratterizzato, non solo per un approccio repressivo e punitivo nei confronti degli evasori – per quanto necessario – ma anche per una propensione alla “compliance”, ovvero sarà strutturato allo scopo di avere un intento strettamente collaborativo, nei riguardi sia dei contribuenti che delle imprese, in maniera tale da cercare di prevenire, e non solo punire, la violazione delle norme.
Vi rimando perciò ad un prossima comunicazione nella quale affronterò in maniera dettagliata i metodi e i contenuti del Decreto fiscale, contenuti che, vi anticipo già, oltre a comprendere temi legati all’innovazione e alla moneta elettronica, a incentivi e compensazioni, riguarderanno anche elementi della vita quotidiana di tutti noi – si veda ad esempio la questione delle sanzioni per chi è stato trovato privo di dispositivi anti-abbandono per minori, multe delle quali abbiamo già ipotizzato il blocco e la restituzione dei soldi per chi le avesse già pagate.
