12 novembre 2015
Sabato 24 ottobre ho invitato il collega Francesco Garofani, Presidente della IV Commissione Difesa, ad intervenire alla conferenza organizzata presso la Fondazione Monastero S. Maria del Lavello di Calolziocorte che, nell’ambito della ricorrenza del centenario della Grande guerra, ha voluto omaggiare Luigi Zuccari, generale dell’esercito italiano all’inizio del ‘900 residente proprio nella cittadina della Val San Martino: un personaggio storico riscoperto solo recentemente ma che è stato uno dei protagonisti della storia del Regno d’Italia.
Già Garibaldino, Zuccari partecipò alla terza guerra d’indipendenza e avanzò poi rapidamente fino alle massime cariche della gerarchia militare. Nel 1915, prima dell’entrata in guerra contro l’Impero Austroungarico, si trovava al comando della Terza Armata già schierata proprio sul fiume Isonzo che diventerà il luogo chiave del fronte orientale. Solo quattro giorni prima dello scoppio della Grande Guerra, però, venne misteriosamente destituito da un telegramma del “generalissimo” Luigi Cadorna.
Ad oggi, il perché di tale decisione, resta un segreto e rimane l’interrogativo su quale avrebbe potuto essere l’esito della guerra se la politica del Re e di Cadorna non avesse estromesso il generale Zuccari, che avrebbe invece dovuto governare il fronte dell’Isonzo.
A prevalere fu però la strategia di Cadorna che con i suoi continui attacchi frontali – inutili di fronte ad una guerra tecnologica e moderna – causò la morte di 200.000 soldati italiani nei soli primi 12 mesi di conflitto.
Tante le autorità presenti: il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi con la sua giunta quasi al completo e il capogruppo Roberto Monteleone, il primo cittadino di Monte Marenzo Paola Colombo, il consigliere provinciale Ugo Panzeri, il presidente della Fondazione Lavello Nevio Lo Martire e anche diversi esponenti dell’Arma dei Carabinieri, tra cui il comandante provinciale Rocco Italiano. Oltre al Presidente Garofani, infine, ospite d’eccezione è stato anche il generale dell’esercito italiano Mauro Del Vecchio.
La visita del Presidente Garofani è proseguita poi con un momento istituzionale organizzato presso il municipio di Oggiono per ”fare il punto” sulla questione della costruzione della caserma dei Carabinieri.
Nel corso dell’incontro ho voluto ricordare come, con il decreto “Sblocca Italia”, è stata destinata la cifra di 1 milione e 200 mila euro per i lavori della nuova caserma. È un primo sblocco di risorse importante, ma non sufficiente perché non avrebbe senso una caserma con una difficoltà operativa. Al momento, infatti, manca lo stanziamento di risorse per la costruzione degli alloggi. Ho voluto quindi che il Presidente Garofani venisse qui di persona allo scopo di valutare le prospettive future di breve-medio periodo per reperire le risorse che ancora mancano.
In base allo stanziamento dello Sblocca Italia sarebbe infatti possibile quanto meno completare la prima parte dei lavori. Nell’immediato è necessario procedere per mettere in servizio la caserma, il parcheggio e le aree esterne e consentire quindi l’accesso al pubblico. A completamento del progetto iniziale andrebbe poi aggiunta una somma per il secondo lotto, calcolata all’incirca tra i 400 e i 500 mila euro.
L’onorevole Garofani, da parte sua, ha voluto sottolineare di volersi rendere disponibile come “facilitatore” per attivare in maniera formale tutti i canali disponibili.
La visita si è quindi conclusa con un sopralluogo al cantiere della nuova Caserma.